Fast Animals and Slow Kids – Animali Notturni

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Pubblicato alla vigilia dell’estate 2019 per Warner Music, Animali Notturni è la quinta fatica in studio dei Fast Animals and Slow Kids, e, in un mondo discografico dominato dalla stagionalità, si è rivelato tra i migliori episodi musicali disponibili quest’estate per gli amanti del rock nostrano.

Dagli esordi, ormai più di 10 anni fa, i ragazzi di Perugia non si sono ancora stancati di spingere, ancora come una volta, il loro alternative rock in modo diretto e lineare, avvicinandosi allo stesso tempo a un approccio più pop, coronato nel formato strofa+ritornello, che ricorre in tutto l’album.

Il costante istinto a sfogare le proprie pulsioni musicali, ancora non del tutto espresse negli album precedenti, trova piena realizzazione in Animali notturni, grazie anche alla collaborazione con un produttore che del nuovo pop all’italiana ha fatto il suo marchio di fabbrica, Matteo Cantaluppi (Ex Otago, Bugo e The Giornalisti). Matteo è riuscito a portare in ogni sua collaborazione un suono preciso e riconoscibile, ottenendo importanti successi sia a livello di views che di pubblico. In un’intervista rilasciata su Rockit, spiega come sia l’autenticità dell’artista a svolgere metà dell’opera in un lavoro: «Sono attratto dall’autenticità dell’artista. Mi interessa sapere se mi sta dicendo la verità e se la musica che sento rappresenta la persona che ho di fronte. Non c’è una metodologia precisa per scoprirlo, è un tipo di approccio molto umano: devo parlare con lui e capire cosa fa nella vita al di là dei suoi gusti musicali. Ma quando il prodotto è autentico sei già a metà dell’opera». 

Le mani esperte di Cantaluppi hanno permesso all’album di avere uno scheletro robusto e un suono energico, talvolta diretto come un pugno in faccia, specie in canzoni come Animali notturni, Demoni, o L’urlo. Altre volte, invece, il sound può materializzarsi nelle forme di una ballata pop-rock, con melodie dalle venature malinconiche degne dei Negrita di XXX, come nel brano Novecento.

L’album è anche il primo passo dei Fast Animals nel mondo major, fatto che non li ha però trattenuti dal continuare a trattare alcuni temi molto cari al gruppo come la solitudine (Animali notturni, Cinema), l’egotismo (L’urlo) e la consunzione di un amore (Dritto al cuore, Non potrei mai), ora però combinati in un’energia e un linguaggio differenti.

L’altra novità è la notevole moderazione nell’utilizzo della chitarra rispetto ad album precedenti come Alaska. In quel long play del 2014, paradossalmente, le sei corde si facevano sentire molto di più che in questo disco, eppure la sensazione che Animali Notturni dà è quella di un solido Wall of Sound, lo stesso che, figlio delle influenze Punk di Aimone & Co., caratterizza il gruppo sin dagli esordi. Questo nuovo progetto ha motivato parecchio la band che da mesi scatena tutta la sua energia in giro per l’Italia in un tour estivo, già sapientemente annunciato anche su Instagram al grido di “Salve a tutti noi siamo i Fastanimolsendslouchids e veniamo da Perugia”.

Insomma Animali Notturni è un album che sembra scritto apposta per essere suonato dal vivo nelle calde notti d’estate, per non far dimenticare ai vecchi e nuovi fan dei F.A.S.K. che il rock è ancora vivo e che continua a emozionare.

Roberto Meli

Roberto Meli

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