La rivoluzione musicale di Clubhouse

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Quella che sembra essere la stella nascente del firmamento delle App di podcasting non sta riuscendo, almeno in Italia, ad affermarsi come vorrebbe. Dopo un boom iniziale in cui c’è stata una folle caccia all’invitation, gli utenti di Clubhouse Italia sembrano essersi assestati. Vuoi per una penuria di format interessanti o per la sola disponibilità dell’App via iOS, il nuovo social media sembra ancora molto lontano dai suoi antenati testuali e fotografici.

 

Eppure le potenzialità sarebbero enormi, tant’è che nel resto del mondo l’App è già diventata un punto di riferimento per assistere a un certo tipo di eventi accompagnati dalla stessa nicchia di ascolto. Musica, cinema, politica, business, finanza e tanto altro, su Clubhouse puoi trovare il talk che fa per te, parteciparvi e intervenire alzando la mano. Comodamente da casa.

 

Chi sono gli utenti di Clubhouse

 

Per chi non lo sapesse (o non è ancora stato invitato), Clubhouse è in parte chat room, in parte TED talk, in cui gli utenti si uniscono alle stanze per partecipare alle conversazioni o essere un relatore dello speech. Non ci sono “Mi piace”, messaggi diretti e commenti scritti. Puoi solo parlare.

 

Ed effettivamente, Clubhouse è diventata rapidamente la piattaforma di conversazione di riferimento soprattutto per celebrità, politici e aspiranti relatori in ambito corporate e scientifico. Insomma, chi fa dell’arte oratoria il suo mestiere e vuole tenersi in allenamento.

 

Quindi nello stesso istante è molto probabile che il pubblico ascolti Scooter Braun discutere del futuro dell’industria musicale mentre la star dell’hip-hop 21 Savage ospita un game show. Celebri personaggi come Drake ed Elon Musk hanno adottato sin da subito la piattaforma, usandola come un modo per parlare direttamente ai fan con le loro stesse parole.

 

Grazie all’esclusività del “solo su invito”, a un folto gruppo di celebri testimonial e al semplicissimo passaggio tra conferenze, concerti ed eventi online di ogni tipo, nell’ultimo anno la popolarità di Clubhouse è salita alle stelle, specie durante la pandemia.

Nonostante sia esclusivamente disponibile per iPhone, l’app ha superato 8 milioni di download in tutto il mondo. Secondo MarketWatch, Clubhouse è stata valutata 1 miliardo di dollari nel suo più recente round di finanziamento.

 

Clubhouse e musica: la novità

 

In questo scenario, come molti altri social più “anziani” (vedi YouTube e Twitch), Clubhouse ha fatto il primo passo per consentire ai creator di monetizzare le loro conversazioni notturne.

 

Annunciato tramite un post sul blog sul sito web di Clubhouse, la voce “payments” consentirà presto a tutti gli utenti di donare direttamente ai creatori, con il 100% dei guadagni nelle loro tasche.

 

Ed è proprio seguendo il modello di Twitch che si è andati in questa direzione, dimostrando che è possibile ricavare un modello redditizio per i creatori di contenuti come accaduto per Felix “xQc” Lengyel, che secondo quanto riferito guadagna circa 1,8 milioni di dollari l’anno, di cui oltre 1,5 milioni provenienti esclusivamente dalle iscrizioni ai suoi canali.

 

Twitch è in gran parte focalizzato su eSport e giocatori, e allora Clubhouse potrebbe rivelarsi il corrispettivo di twitch.tv per l’industria musicale.

 

Tuttavia, come visto per la community italiana, il successo a lungo termine dell’azienda è incerto. Resta ancora da vedere come i creator fidelizzati e il loro pubblico si comporteranno dopo la pandemia. È chiaro che talk così interessanti è preferibile vederli dal vivo nel momento in cui si potrà fare.

 

Va però fatto un plauso a Clubhouse che ha trovato il coraggio di affrontare due tipologie di competitor. Quelli in ambito podcasting: Spotify ha recentemente acquisito l’app di social audio Locker Room nel tentativo di competere; e quelli in ambito social: Facebook sta attualmente testando la sua versione chiamata Hotline.

 

Sebbene Clubhouse sia attualmente citata come “a music Mecca … and a hot mess“, la sua crescita mostra pochi segni di rallentamento nel resto mondo.

Simone D'Andria

Simone D'Andria

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