Nasce Upstream, il nuovo link tra artisti emergenti e Major creato da DistroKid

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Come far sentire la mia musica alle Major?

 

Sei un artista emergente. Lavori sodo alla tua musica da tempo, perfezionando ogni dettaglio. Finalmente i tuoi brani “suonano”, ed entusiasta registri tutto nel migliore dei modi. Dopo qualche tempo, i tuoi file .wav definitivi sono belli che pronti nel tuo hard disk. Farli arrivare nei principali digital stores come Spotify o iTunes è ormai alla portata di tutti, grazie a distributori come TuneCore, DistroKid, CDBaby, Emubands.
Con una piccola fee annuale, la tua musica risuonerà finalmente assieme a quella di tutti gli altri artisti che contano

 

Ma è qui che arriva il punto. La tua musica adesso è sulla stessa piattaforma di streaming di artisti come Ariana Grande, Taylor Swift, Greta Van Fleet, Nicki Minaj, Jessie J, Mika, Pearl Jam, The Weeknd, Snow Patrol. Hai una “pagina artista” proprio come loro, ma la tua musica è come una goccia in un oceano. Un oceano sconfinato di artisti più o meno noti, dove i secondi sgomitano per aumentare il contatore che indica il numero degli “Ascoltatori di questo mese”.

 

Allora, come per tutti quelli che intraprendono una carriera discografica per la prima volta e vogliono emergere, scatta nel cervello la fatidica domanda: come posso farmi sentire dalle grandi Major?

 

Secondo il parere di chi scrive, molti artisti emergenti non hanno nulla in meno rispetto agli artisti “pompati” dalle grandi Major. E ciò è ancor più vero da quando la diffusione della conoscenza e dei mezzi tecnologici, a seguito della rivoluzione digitale, ha di fatto appiattito di molto le distanze tra le produzioni indipendenti a quelle delle grandi etichette discografiche. Anche l’home recording sta vivendo un’incredibile espansione, e produrre musica di qualità sta diventando sempre più possibile con un effort economico sempre più basso.

 

Dunque, la domanda sorge ancora più forte e spontanea: se credo nella qualità della mia musica, se la faccio col cuore, se penso non sfiguri al fianco di nomi più quotati, perché non posso provare a essere tra loro?

 

Con DistroKid, Republic Records torna a fare scouting come ai vecchi tempi

 

Adesso, prendiamo da parte una delle più grandi Major a livello mondiale, la Republic Records; dall’altra DistroKid, artefice della distribuzione di circa un terzo di tutta la nuova musica rilasciata in tutto il mondo, con più di 2 milioni di artisti che si affidano alla sua piattaforma. 

 

Era il 1995 quando la Major di proprietà di Universal Music Group, fu fondata da Avery Lipman e Monte Lipman come etichetta indipendente. Ora, per quanto io stesso sia ancora molto scettico su quanto sto per raccontarvi, alla parte più romantica di me piace pensare che stia tornando la voglia di “pescare” tra gli indipendenti alla ricerca di future star musicali. Sono altri tempi, durissimi per la musica vera – quella live – oserei dire, e lo scouting è evidentemente passato dalle sale concerti alle piattaforme di streaming. Un dato che da un lato fa piangere il cuore, dall’altro può concedere agli artisti opportunità che prima non potevano semplicemente esistere, con una comodità che, a mio avviso, avrebbe fatto sbrilluccicare gli occhi ai big d’altre epoche.

 

Una di queste opportunità si chiama Upstream, un servizio lanciato da DistroKid a fine gennaio 2021, al quale Republic Records ha aderito in veste di prima etichetta discografica. Un apripista di un certo calibro per quello che potrebbe essere un inizio di un sostanziale cambiamento negli equilibri della discografia mondiale…Come un colossale buco nell’acqua

A parlare saranno i risultati nel tempo, ma prima approfondiamo in cosa consisterà Upstream!

 

Upstream, il dating tra artisti ed etichette in target

 

Upstream è nata da una pura e semplice esigenza del mercato (come accade quasi sempre). A raccontarlo è stato proprio il CEO di DistroKid, Philip Kaplan, nella nota di presentazione del servizio:

 

“Milioni di artisti si affidano a DistroKid e spesso chiedono aiuto per farsi notare dalle etichette discografiche più importanti. E le etichette discografiche ci hanno contattato per trovare modi efficienti per identificare nuovi talenti nella community di DistroKid. Stringendo rapporti con sempre più Major, gli artisti di DistroKid saranno in grado di accelerare la loro carriera”.

 

Dunque, il funzionamento di Upstream è molto semplice. Forse fin troppo semplice, e da qui sorge il mio scetticismo. Al momento del lancio della tua uscita discografica su DistroKid, gli artisti potranno scegliere di far ascoltare la loro musica specificatamente alla Republic Records, oggi, o alle future Major ed etichette discografiche internazionali che da questo momento vorranno far parte di questo progetto. 

Il servizio è gratuito per gli utenti DistroKid ed è su base volontaria, revocabile in qualsiasi momento. In caso di accordo tra artista ed etichetta discografica nato da questo “matchmaking”, saranno solo le etichette a pagare una piccola quota alla piattaforma di Kaplan per questo servizio, non caricando oneri sugli artisti.

 

A guidare Upstream sarà l’ex A&R di Warner e COO della GOOD Music di Kanye West, Ché Pope. Dopo aver lavorato con superstar della musica come Eminem, Dr. Dre, Hans Zimmer e The Weeknd, Pope lavorerà a stretto contatto con le etichette che aderiranno a Upstream, quale figura di riferimento per sostenere gli artisti che vorranno esserne parte.

 

Lo so cosa state pensando: tutto fin troppo perfetto. Viene facile pensare che questa opzione “facoltativa”, sarà presto presa d’assalto. D’altro canto, chi non vorrebbe usufruirne? E considerati gli incredibili numeri di DistroKid, immagino già code di decine di migliaia di artisti alle porte di questa o di quell’altra etichetta.

E questo, a mio avviso, potrebbe facilmente portare il tutto alla situazione di partenza: le etichette discografiche di fronte a un oceano sconfinato di artisti, tutti con le proprie super-produzioni di qualità, vogliosi di emergere, forti del pensiero: “cosa ho in meno di loro?”. 

La risposta è: niente.
Ma la vera domanda è: c’è davvero posto per tutti nel panorama musicale? Io temo di no. Non so se sia giusto, ma forse è nella natura degli equilibri di ogni mercato.

 

Noi di Elephant Music, continueremo sempre a monitorare le nuove opportunità di carriera discografica per guidare i nostri artisti verso il percorso migliore.

Se hai un progetto musicale, possiamo lavorare insieme per dare massima risonanza alla tua musica!

 

[Raccontaci di te!]

Simone Solidoro

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